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sul monte nanos con abraham goldfish
nel febbraio di quest'anno (2001) ho esposto alcuni lavori della serie "amministrazione siberiana della luce e del calore" alla galleria studio tommaseo di trieste. il giorno dell'inaugurazione sulla città soffiava la bora. la signora maria, che stava pulendo il locale della galleria, mi raccontò che secondo la mitologia locale questo vento nasce dal monte nanos (in italiano monte re: il nome si riferisce a una leggenda, secondo la quale dalla cima del monte alboino re dei longobardi vide per la prima volta l'italia). al mio ritorno a padova abraham goldfisch si dimostrò più interessato a questa notizia che all'inaugurazione della mostra, esprimendo il desiderio di salire su quel magico monte "per assistere -come mi disse- alle doglie". l'idea mi attrae molto, anche se in questo momento non ho la minima idea di come farò ad accontentarlo. da vecchio alpinista ho il sospetto che il mio amico sottovaluti le difficoltà dell'impresa. su